Gentile da Fabriano
1420 c. – Tempera su tavola; 87 x 62
Fondazione Magnani-Rocca di Mamiamo di Traversetolo
Vi siete mai chiesti cosa fa nel tempo libero uno che di professione fa il santo?
Certo non può andare allo stadio che se gli scappa una parolaccia sull’arbitro gli costa la carica e viene retrocesso a beato. Discoteca non se ne parla: troppa droga e sesso. Al cinema non si può più andare perché fanno i film come “Magdalene” o “Tentazioni di una suora minorenne”.
Ecco svelato l’arcano da Gentile da Fabriano, noto anche per aver inventato gli album da disegno, e le uscite a dispense nelle edicole. Nel pannello si vede un santo che gioca con il suo aquilone, alla maniera di una volta. E cioè non con un solo spago, ma con più fili legati a varie estremità per gestire meglio i movimenti. A lato, un compagno di santità, stravaccato per terra, osserva il magnifico aquilone volteggiare nell’aere.
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