Utagawa Hiroshige
Periodo Edo, XIX secolo – Stampa nishiki
Tokyo, National Museum
Il grande Hiroshige è – insieme a Okusai e Utamaro – uno fra i più grandi pittori del Giappone. L’arte del Sol Levante ha presupposti diversi da quelli occidentali: la nostra ha risentito decisamente dell’influenza del mecenatismo religioso che ha portato alla creazione di capolavori legati al sacro. Non solo. L’esigenza dell’artista occidentale era, quasi sempre, portare all’interno dell’opera, un’emozione, un tormento, una gioia, un momento importante della propria esistenza. Questo nell’arte giapponese passa in secondo piano.
L’artista orientale non si realizza nell’esprimere sé stesso, non crede nell’individualismo e perciò si mette al servizio di chi usufruisce dell’opera. In questo dipinto affisso sul cancello di casa sua, infatti, Hiroshige ci avvisa che per raggiungere la sua residenza non è necessario percorrere la scalinata immensa che vediamo alla nostra destra (che ha fatto costruire solo perché ce l’aveva su con il suo vicino, Bastianone Sakè che aveva fatto costruire 138 gradini per la sua villa, indi per cui, Hisoshige ne realizzò 142), bensì, è sufficiente fare il giro del monte dove, sul retro, si può usufruire del modernissimo ascensore, con aria condizionata e tecnologia Mitsubishi.
Lascia un Commento